venerdì 3 giugno 2011

Disegnare la città del futuro: la New York del 2050

Nel 2050 saremo oltre 9 miliardi, di cui l'80% insediati nei centri urbani. La domanda che si pongono architetti ed urbanisti riguarda le condizioni di vita che avremo, se le metropoli riusciranno ancora ad essere funzionali e soprattutto quale sarà l'impatto ambientale di tale trasformazione. Le metropoli più lungimiranti hanno già definito delle strategie, prima fra tutte New York. Si stima che nel 2030 la "Grande Mela" conterà un milione di abitanti in più rispetto agli 8.3 milioni attuali, con un aumento di 750mila posti di lavoro e un maggiore afflusso di turisti. Il sindaco Bloomberg già nel 2005 si è posto il problema, così è nato PlaNyc, un dipartimento comunale per disegnare la città del futuro. Gli obiettivi sono:




  • creare 265 mila alloggi per i nuovi abitanti.




  • rendere economico e sostenibile il tessuto residenziale esistente.



  • aumentare la capacità dei mezzi pubblici, riducendo i tempi di percorrenza.



  • creare delle zone di verde per ogni abitante nel raggio di 10 minuti a piedi dal proprio alloggio.

A questo fine è stato modificato il piano regolatore raggiungendo già oggi alcuni di questi obiettivi (l'84% dei newyorkesi vive a 10 minuti a piedi da un parco, l'8% in più rispetto a 3 anni fa). Ma la città necessità di essere restrutturata in alcune sue parti, le reti dell'acqua e dell'energia nel 2030 avranno un secolo di vita. A tal proposito è stato creato un terzo tunnel dell'acqua di supporto in caso di cedimento del sistema. La sfida che deve fronteggiare la città riguarda i rischi ambientali che derivano dalla sua crescita, quindi ottenere aria pulita, sanare i terreni contaminati recentente censiti e depurare le fonti d'acqua spesso inquinate. Gli obiettivi sono tanti e alcuni complessi ma di certo un percorso graduale e mirato diventerà ben presto un modello per molte altre città del mondo.

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