lunedì 4 aprile 2011

Moda e designer

Sempre più spesso la moda si rivolge ai designer per trovare delle soluzioni pratiche e funzionali prima ancora di essere belle. Dopo l' esperienze di Zaha Hadid, recentemente la scuderia della brasiliana Melissa ha chiamato un grande maestro del made in Italy, Gaetano Pesce, le cui scarpe sono formate da dischetti in gomma che possono essere tolti a piacere per rendere ogni calzatura unica .

Sono tanti i brand della moda che si rivolgono a designer del calibro di Pesce per la creazione di collezioni rigorosamente firmate. È una strategia che funziona quando il nome in questione è diventato un marchio a sé stante, come nel caso di Philippe Starck (che ha già lavorato a due collezioni per Ballantyne), Marc Newson (alla seconda stagione con G-Star Raw)


o Marcel Wanders (autore di nuovi cosmetici per M-a-c). Esistono numerosi esempi:


Matteo Ragni con Doriano Mattellone e Antonio Stella hanno sviluppato degli occhiali ultraleggeri per W-Eye, in legno multistrato e alluminio.



L’orologio Neko degli architetti Sanaa (Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa) per AlessiWatches. Il nome fa riferimento al gatto beneaugurante della tradizione giapponese (che fa capolino dal quadrante): un tocco poetico per un oggetto dalle forme essenziali, compatte, contemporanee.

Mario Trimarchi ha sviluppato una certa familiarità con le tematiche ergonomiche tipiche del design ha portato a un plus nel suo ultimo nato per Deborah, l’Absolute Hi-Tech Mascara, perfetto per stare comodamente in mano ed essere riconoscibile al tatto quando lo si cerca in borsetta.

Vigorelli ha realizzato per Lorenz un orologio che sa essere contemporaneo e classico allo stesso tempo con una cassa squadrata con un cuore rotondo con bordi che aumentano l’effetto prospettico.
Quando il design sposa la moda, insomma, il prodotto ci guadagna in termini di funzionalità e a noi consumatori piacciono questi esperimenti.

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