lunedì 15 novembre 2010

Atlàntida a Vic








Progettato da Josep Llinás il complesso Atlàntida presenta al suo interno un teatro, una sala per concerti, aule, servizi didattici e un ristorante.
I volumi del teatro e della sala per concerti non hanno necessità di luce naturale, mentre la disposizione delle altre funzioni appare come un nastro srotolato intorno a un sistema di cortili interni, con il fine di garantire la migliore illuminazione e ventilazione. La torre scenica del teatro svetta dal complesso che invece ha un andamento prevalentemente orizzontale, che segue le inflessioni del terreno e costituisce un elemento visibile che si staglia contro il centro storico.
L’edificio infatti si colloca su un terreno tangente alla matrice medioevale della città storica da un lato e alle nuove urbanizzazioni dall’altro. Il complesso si trasforma quindi in un elemento di filtro tra queste due porzioni di città, incorporando al suo interno un tipo di rapporto tra spazi aperti e volumi costruiti che richiama la grana del centro. Dislivelli e doppie altezze permettono di connettere le diverse quote del contesto circostante e di arricchire il movimento attraverso gli spazi dell’edificio. Il nuovo intervento è collegato direttamente con un passaggio pedonale alla sede della scuola. Gli elementi più alti si trovano nella parte a nord, di fronte alla città storica, mentre il profilo dell’edificio digrada verso il margine a sud, prospiciente alcune aree aperte, che seguono il corso del fiume Meder: su questo lato appare quasi come un basso recinto.
L’accesso principale al teatro è ubicato nel cuore del progetto, un cortile triangolare che funziona come fulcro di distribuzione dei flussi che lo attraversano. Le facciate sono rivestite con lastre di una nuova lega di alluminio e rame con una finitura dorata. Queste partiture metalliche, che sono un richiamo formale alla Filarmonica di Scharoun a Berlino, si appoggiano su un basamento in cemento a vista, che riprende cromaticamente le pavimentazioni esterne.
Le aule sono rivestite con lastre di basalto scuro, alternate ai serramenti, stretti e alti, che marcano il ritmo grafico delle facciate. Come in altri progetti precedenti di Llinás, la copertura sinuosa, rivestita in zinco, diventa un elemento plastico che unifica la successione dei singoli spazi sotto un unico grande tetto comune.

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