domenica 11 aprile 2010

La casa alveare






Nel 2003 la Slovenia Housing Fond indice un concorso nazionale per la realizzazione di alcuni edifici residenziali a basso costo nella città di Izola sulle coste slovene del Mar Adriatico. Il progetto vincitore risulta essere quello degli OFIS.
Il progetto, premiato per l'originalità dell'impianto e la massima flessibilità degli spazi interni, si caratterizza per l'estrema economicità delle soluzioni architettoniche. Le due palazzine residenziali realizzate, sono caratterizzate da cinque piani fuori terra e sono posizionate su di un promontorio prospiciente la baia di Izola e circondato da colline. Le scelte stilistiche che caratterizzano il complesso residenziale sono state fortemente determinate dal contesto naturalistico circostante e dalla posizione panoramica del sito. La maglia strutturale è costituita da travi e pilastri in calcestruzzo armato ed è stata appositamente studiata in modo da non vincolare la distribuzione interna degli alloggi e massimizzarne la flessibilità organizzativa. I pilastri infatti sono stati collocati in corrispondenza dei muri perimetrali, così da lasciare completamente libera la pianta interna e contestualmente fornire un sostegno al complesso sistema di logge della facciata. Tutti gli appartamenti sono organizzati con attenzione e razionalità per ottimizzare la fruizione dello spazio interno e sono arredati in modo sobrio ed essenziale in accordo con gli standard abitativi sloveni. Le zone giorno e le camere da letto sono collocate a ridosso delle facciate, per permettere agli utenti di godere la vista del paesaggio circostante marino o collinare a seconda dell' esposizione, mentre asole tecniche e locali di servizio occupano la parte più interna a ridosso del corridoio distributivo. La ricerca della flessibilità abitativa diviene il filo conduttore del progetto interno degli alloggi e ne determina conseguentemente anche le scelte distributive e tipologiche. Il tema è declinato in modo sapiente attraverso l'adozione di sistemi di pannellature scorrevoli che permettono di modificare gli spazi in funzione delle esigenze dei singoli fruitori. La vivacità e variabilità degli spazi si riflette fortemente in facciata, caricando il progetto di grande originalità. Indubbiamente è questo l'elemento decisivo che connota l'intero progetto. I due fronti principali delle palazzine sono pensati come un sistema di logge e aggetti tridimensionali perfettamente integrati alla verticalità dell'edificio al quale conferiscono un'intensa plasticità. Il disegno è stato messo a punto attraverso alcune suggestioni derivanti dal contesto edilizio e naturale in cui si colloca lintervento. Da un lato, il progetto propone una rilettura in chiave architettonica della struttura geometrica degli alveari delle api e delle relative arnie adottate dai numerosi apicoltori localizzati nellentroterra; dall'altro, evoca il vivace contesto edilizio della cittadina dove nel centro storico sono osservabili numerosi interventi di personalizzazione di balconi e facciate, operati nel tempo, mediante tende colorate e pannellature sgargianti. Ciascuna loggia è stata pensata come una struttura metallica indipendente e autoportante appesa al fronte, come fosse una scatola. Tutte le unità sono dotate di una veranda che fornisce uno spazio esterno, privato, completamente fruibile e all'occorrenza integrabile nell'alloggio. La struttura prismatica dell'aggetto è stata progettata per ottimizzarne l'uso, infatti ciascun elemento è condiviso, nella massima privacy da due appartamenti posti uno sopra laltro. Se l'appartamento superiore infatti può godere del balcone vero e proprio, quello inferiore nello stesso punto sfrutta l'aggetto per integrarvi il sistema di ombreggiamento scorrevole. Il complesso gioco degli aggetti della facciata è pensato per assicurare spazi privati al riparo da occhi indiscreti, grazie alla posizione alternata e sfalsata sia in orizzontale che in verticale in prospetto. La motilità della tenda da sole permette di modificare continuamente la vista dallinterno degli alloggi verso il contesto, come se la loggia fungesse da grande zoom ottico. Nel contempo il gioco cromatico delle tende contribuisce a connotare e personalizzare i singoli alloggi non solo dallesterno, dando una immediata riconoscibilità agli utenti del proprio appartamento, ma anche dall'interno, creando suggestive atmosfere colorate.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto bella, ricorda l'architettura 'sociale' olandese...