venerdì 31 luglio 2009

Zaha Hadid per Lacoste

L'architetto iracheno Zaha Hadid si cimenta nuovamente con il mondo della moda... Dopo le scarpe proposte per Melissa


è il momento di Lacoste. La linea scarpe, il cui progetto è stato presentato durante la Frieze Art Fair di Londra, prevede una forma a spirale che si avvolge fino al ginocchio per la versione femminile, fino alla caviglia per quella maschile.



Il progetto nasce dal coccodrillo, simbolo della Lacoste, digitalizzato e usato come pattern per la creazione di una serie di superfici. Le scarpe in edizione limitata saranno in vendita a Parigi, Milano e Londra. Io la preferisco nei suoi progetti di architettura, voi comprereste queste scarpe?

giovedì 30 luglio 2009

oggi....


oggi son così....

new vintage per yves saint laurent



Stefano Pilati firma la linea New Vintage per Yves Saint Laurent... Una serie di pezzi, in edizione limitata, creati con vecchi tessuti e materiali dell´archivio della maison. La rielaborazione del passato, adattandola al presente, rientra in un discorso di sostenibilità che ben si sposa al glamour. Sessanta pezzi, tra abiti borse e scarpe, in esclusiva da Barneys a New York. Ogni capo è rigorosamente numerato confermandone l'unicità.


Secondo me, i sandali sono meravigliosi

cosa ti sei messa in testa?

Il cerchietto è una vera e propria mania. Lo stile gossip girl non è completo senza questo accessorio... Dai modelli base, in plastica colorata, a quelli in stoffa stile foulard. Miumiu in questi giorni mette in vendita la sua proposta.

Cerchietti e fascette per capelli di broccato tempestato di cristalli e dettagli di metallo. Voi li indossereste?

lunedì 27 luglio 2009

la borsa diventa eco compatibile

Parola d’ordine è riciclare. Anche la moda va incontro a esigenze di questo tipo e il risultato, a mio avviso, è interessante. Sono molti i designer che si sono cimentati con questi temi. In particolare la mia attenzione è stata calamitata dall’oggetto che tutte noi donne da sempre amiamo: la borsa. Sono molteplici le varianti elaborate per quella che è una compagna di tutte le nostre uscite. Ma cosa c’entrano le cinture di sicurezza con le borse? Sembra essere l’ultima moda, le cinture di sicurezza nate per rendere sicuri i nostri viaggi vengono recuperate diventando accessori moda. È questo il caso del marchio Giadadanielle, duo formato da un’italiana, Giada Furgeri, e una svedese, Danielle Churchman. Le borse sono realizzate mediante la sovrapposizione di cinture di sicurezza, diversi colori e forme per modelli di grande impatto.

A Londra Inghua Ting nel 2000 ha fondato quella che si potrebbe paragonare ad una bottega artigianale, Ting, dove con altri cinque collaboratori disegna borse, portafogli, cuscini ed altri accessori utilizzando materiali di scarto. È questo il caso di cinture di colore verde, create in origine per le ambulanze britanniche, arancioni destinate ai camion o altri macchinari pesanti. Ma l’idea iniziale si evolve fino a trasformare le cinture di sicurezza in un’amaca capace di sostenere fino a 250 chili.
Paolo Ferrari ha sviluppato il progetto 959, come l’anno in cui la VOLVO ha introdotto le cinte di sicurezza nell’abitacolo delle auto per la prima volta. Anche nel suo caso le borse sono il punto di partenza per ulteriori progetti che prevedono l’impiego dello stesso materiale per lampade, complementi di arredo e capi d’abbigliamento.




































Tiffany in mostra

Guardando il film “Colazione da Tiffany” ho sempre sognato di potermi recare davanti le vetrine della gioielleria…
“ Quel silenzio, quell'aria solenne ... là non può accaderti niente di brutto” queste le parole di Holly Golightly
.

Questi sogni in parte diventano realtà nelle sale di un museo.
Il British Museum infatti dedica a Elsa Peretti una mostra per celebrare il suo sodalizio professionale di ben 35 anni con Tiffany. Trenta nuovi gioielli e oggetti per la casa della designer italo-americana, in mostra fino al 7 novembre.
Elsa Peretti è una donna eclettica che nasce a Firenze per poi spostarsi nella capitale per studiare e diplomarsi come interior designer, poi è la volta della Svizzera e di Barcellona dove diventa famosa come modella. Nel frattempo si diletta a disegnare fino a trovare la sua strada verso il successo: New York dove si reca nei primi anni Settanta. Saranno questi gli anni in cui lavorerà per grandi maestri, quali Oscar de la Renta, Giorgio di Sant’Angelo, Halston. Per quest’ultimo sarà contemporaneamente modella e designer dei gioielli per le sfilate e più tardi firmerà la bottiglia per profumo per Revlon. Nel 1974 Elsa Peretti comincia a lavorare per la più prestigiosa Maison di gioielli americana.
In esposizione ci saranno i bracciali in lacca, il pendente Open Heart, un cuore libero e asimmetrico preso al cappio dalla collana.

Il ciondolo Bottle in argento si ispira alla Portofino degli anni Sessanta quando le donne, nei loro vestiti di seta Pucci, si mostravano con una gardenia in mano. Per Elsa Peretti, l’innovazione di una piccola bottiglia in argento da tenere al collo a mò di vaso di fiori. O ancora il candeliere Bone, ispirato alle decorazioni di un una chiesa Cappuccina del diciassettesimo secolo posizionata accanto ad un cimitero e decorata con ossa umane.

A tal proposito afferma “ Le ossa che fascino! Non macabro, ben inteso: ne amo la sinuosità e anche la forza”. I gioielli entreranno a far parte della collezione permanente del museo, accanto alle produzioni di Christopher Dresser, le posate Di Mackintosh…